Domus Aurea
On Ottobre 4, 2016 | 0 Comments

La Domus Aurea (“casa d’oro”, in latino) era una villa costruita dall’imperatore romano Nerone.

Nel 64 d.C. un vastissimo incendio, che si sviluppò nella zona del Circo Massimo e raggiunse la vetta dell’Esquilino, distrusse la maggior parte del centro di Roma.

Se la tradizione che attribuisce a Nerone la responsabilità dell’incendio è solo il frutto della cattiva fama dell’imperatore, è certo che le distruzioni provocate dal disastro resero più facile la realizzazione della domus più estesa mai costruita, che, per lo sfarzo della decorazione e la ricchezza degli edifici, prese il nome di Aurea.

Gli architetti incaricati della costruzione della reggia furono Severus e Celer; gli edifici si distribuirono in un’area vastissima che si estendeva dal Palatino al colle Oppio, alle pendici del Celio.

Le decorazioni degli interni utilizzavano ogni genere di preziosità: oro e avorio erano di uso corrente, mentre i fiori delle decorazioni pittoriche erano spesso incastonati con pietre preziose.

La decorazione pittorica, affidata al pittore Fabullus, adottava uno stile ricco e sfarzoso che inseriva quadri figurati in fantasiose geometrie arricchite costantemente da elementi vegetali e da figure immaginarie. Di questa fastosa dimora conosciamo principalmente il padiglione del colle Oppio.


Photo credits by Cristiano64 under CC-BY-SA license.

Costruito a terrazze che affacciavano sulla valle dove sorgerà il Colosseo, esso si articolava in tre corpi di fabbrica principali.

I due corpi laterali riproducevano il nucleo tradizionale delle ville a peristilio, con ambienti e sale distribuiti intorno ad un giardino porticato.

Il corpo centrale invece, separato dai laterali da ampi giardini di forma pentagonale, era centrato su un’aula ottagona, nella cui volta, sostenuta da pilastri, si apriva un pozzo di luce circolare: sui lati dell’ottagono affacciavano ambienti rettangolari il cui punto di vista convergeva verso il centro dell’aula, dove la luce doveva creare effetti suggestivi nell’illuminazione di una statua centrale.

Si tratta certamente di una delle sale per banchetti della domus, forse proprio la principale, che, secondo Svetonio, ruotava continuamente su stessa, come la terra.

Dopo la morte di Nerone, avvenuta nel 68 d.C., gli imperatori che gli succedettero restituirono alla città ampie parti della Domus Aurea: sorsero così sulla superficie della reggia di Nerone monumenti pubblici come il Colosseo e tutti gli edifici ad esso connessi (ad es. le caserme per l’allenamento dei gladiatori, l’ospedale dei gladiatori e il deposito dei macchinari utilizzati durante gli spettacoli), le terme pubbliche costruite da Tito nonché la zecca di stato (Moneta).

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Dove si trova la Domus Aurea

La Domus Aurea si trova qui:

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Informazioni utili sulla Domus Aurea

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